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giovedì 27 settembre 2012

Giuseppe Fava. da "I mafiosi stanno in Parlamento", video dell'ultima intervista di Giuseppe Fava

"Pane e lavoro!" disse l'oratore.
Ci fu un applauso.
L'oratore continuò: "Pane e lavoro, la terra ai contadini, la pensione ai vecchi, le fabbriche agli operai…"
"La casa!" suggerì uno che stava sotto il palco.
"La casa ai lavoratori – rimbombò l'oratore e fece cenni con la mano verso la folla – una casa a te, una casa a questo, una casa a quell'altro!"
"A me niente?" gridò uno che stava in fondo e temeva di non essere visto. Ma arrossì subito quando gli altri si voltavano a guardarlo.
"Una casa a tutti!" gridò l'oratore.
Un giovanotto alto, bianco e triste alzò la mano.
"Io voglio la mamma" disse.
"Come la mamma?" chiese l'oratore.
"Io sono orfano" rispose il giovanotto e divenne pallido per il dolore.
"Casa, pane, lavoro e pensione per tutti…" riprese di colpo l'oratore, tentando di sviare il discorso. Ma il giovanotto alzò di nuovo la mano.
"Voglio la mamma" – disse – "Invece della casa voglio la mamma".
"Ma che significa?" balbettò l’oratore; guardò quella folla silenziosa e si confuse di più. Si sentì una voce di donna: era una piccola donna sfiorita, con gli occhiali.
"Io vorrei l’amore!" disse, e si coprì il volto per la vergogna. Ma aveva il coraggio della disperazione e aggiunse:
"Almeno una speranza…?"
"Non so…" disse l'oratore smarrito. Si strinse le tempie fra le dita per concentrarsi – "Credo di no…".
Qua e là, però, la gente cominciava già a sfollare delusa. Si cominciarono a sentire dei fischi…
__ da una drammaturgia di Giuseppe (Pippo) Fava __

Ucciso dalla mafia a Catania il 5 gennaio 1984 con cinque colpi di pistola alla nuca.




"Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali. Tiene continuamente allerta le forze dell'ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo."

"A volte basta omettere una sola notizia e un impero finanziario si accresce di dieci miliardi; o un malefico personaggio che dovrebbe scomparire resta sull'onda; o uno scandalo che sta per scoppiare viene risucchiato al fondo. [...]
Se un giornale non è capace di questo si fa carico di vite umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze, che non è stato capace di combattere".
GIUSEPPE FAVA, ucciso il 5 gennaio 1984, ventotto anni fa.


Il potere si è isolato da tutto, si è collocato in una dimensione nella quale tutto quello che accade fuori, nella nazione reale, non lo tocca più e nemmeno lo offende, né accuse, né denunce, dolori, disperazione, rivolte.
Pippo Fava, I Siciliani, 1983

"Amico mio,
chissà quante volte tu hai dato il tuo voto, 
ad un uomo politico così,
cioè corrotto, ignorante e stupido,
sol perché una volta insediato al posto di potere 
egli ti poteva garantire una raccomandazione, 
la promozione ad un concorso, 
l’assunzione di un tuo parente, 
una licenza edilizia di sgarro. 
Così facendo tu e milioni di altri cittadini italiani
avete riempito i parlamenti e le assemblee regionali
e comunali degli uomini peggiori,
spiritualmente più laidi, più disponibili alla truffa civile,
più dannosi alla società. 
Di tutto quello che accade oggi in questa nazione,
la prima e maggiore colpa è tua..."
GIUSEPPE FAVA, I Siciliani, febbraio 1983


"Mi rendo conto che c'è un'enorme confusione sul problema della mafia. [...] I mafiosi stanno in Parlamento, i mafiosi a volte sono ministri, i mafiosi sono banchieri, i mafiosi sono quelli che in questo momento sono ai vertici della nazione. Se non si chiarisce questo equivoco di fondo... Non si può definire mafioso il piccolo delinquente che arriva e ti impone la taglia sulla tua piccola attività commerciale, questa è roba da piccola criminalità, che credo abiti in tutte le città italiane, in tutte le città europee. Il fenomeno della mafia è molto più tragico ed importante. È un problema di vertici e di gestione della nazione, è un problema che rischia di portare alla rovina e al decadimento culturale definitivo l'Italia."
da "I mafiosi stanno in Parlamento", video dell'ultima intervista di Giuseppe Fava, da Film Dossier di Enzo Biagi del 28 dicembre 1983)



"A che serve vivere, se non c'e' il coraggio di lottare?" 
Giuseppe Fava


Qualche volta mi devi spiegare chi ce lo fa fare, perdìo. 
Tanto, lo sai come finisce una volta o l'altra: 
mezzo milione a un ragazzotto qualunque e quello ti aspetta sotto casa.
Giuseppe (Pippo) Fava


 "I mafiosi stanno in Parlamento", video dell'ultima intervista di Giuseppe Fava

GIUSEPPE FAVA L'ULTIMA INTERVISTA VERSIONE INEDITA:
 1a PARTE:
2a PARTE:


"La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza allo stato è quella di essere governati da uomini malvagi."
Platone"Il male non è soltanto di chi lo fa: è anche di chi, potendo impedire che lo si faccia, non lo impedisce."
Tucidide


"Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano niente"
Edmund Burke
"Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso degli uomini onesti."
Martin Luther King 
"Chi possiede il coraggio e carattere, è sempre molto inquietante per chi gli sta vicino. Se temiamo qualcuno, riconosciamo a costui un potere su di noi."
Hermann Hesse 

"Quando un uomo perde un diritto anche tutti gli altri uomini hanno meno diritti. Se un uomo subisce un ingiustizia oggi e TUTTI SI VOLTANO DALL'ALTRA PARTE e nessuno lotta con lui, tutti gli uomini subiranno quella stessa ingiustizia, che sarà prassi per i vostri figli. RICORDATELO!"
Alessandro Cossetta
 


C.G.Jung: contro l'omologazione collettiva:
Sociologia-della-Multiculturalita/79705735193?ref=ts


1 commento:

  1. pienamente valido a tutt'oggi, purtroppo gli italiani amano le illusioni, devono credere al partito in cui hanno sempre votato, pur sapendo che è ladro e mafioso, giustificandosi col male minore. Nessuno o pochi si identificano in chi muore eroicamente come Fava o in chi muore di fame come il popolo. Se non tocca a loro non li riguarda. Se fossimo uomini veri ci identificheremmo in tutti, animali e piante comprese.

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