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lunedì 9 aprile 2012

Richard Bach. Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo, altrimenti non lo è mai stato

Le domande più semplici sono le più profonde.
Dove sei nato? Dov'è la tua casa? Dove stai andando? Che cosa stai facendo?
Pensa a queste cose di quando in quando, e osserva le tue risposte cambiare.
Richard Bach, Illusioni

Dal momento in cui decidiamo di non aver paura,
nulla ha più potere contro di noi.
Richard Bach

Il Vostro corpo, dalla punta del becco alla coda, dall'una all'altra punta delle ali, non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta.
Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero.
Richard Bach

Per vedere quel che abbiamo davanti al naso serve uno sforzo costante
George Orwell

Niente è più difficile da vedere con i propri occhi di quello che si ha sotto il naso.
Goethe

Ti ci vorrà una vita prima di incontrare qualcuno che ti capisca e ti accetti per ciò che sei.
Alla fine, scoprirai che quel qualcuno eri tu.
Richard Bach

Se ami qualcuno lascialo libero. Se torna da te, sarà per sempre tuo,
altrimenti non lo è mai stato
Richard Bach


Il legame che unisce la tua vera famiglia non è quello del sangue,
ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite.
Di rado gli appartenenti ad una famiglia crescono sotto lo stesso tetto.
Richard Bach


Se ci si lega troppo forte a cose e persone, quando queste svaniscono,
non se ne va forse anche una parte di noi stessi?
Richard Bach

Può forse una distanza materiale separarci davvero dalla persona amata?
Se desideri essere accanto a qualcuno che ami, non ci sei forse già?
Richard Bach


Mai ti è concesso un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di farlo avverare.
Può darsi che tu debba faticare per questo, tuttavia.
Richard Bach


Il tuo solo dovere in ogni esistenza è di essere fedele a te stesso.
Essere fedele a chiunque altro, o a qualsiasi altra cosa,
non soltanto è impossibile, ma il segno di un falso Messia.
Richard Bach, Illusioni



Cavilla sui tuoi limiti e senza dubbio ti apparterranno.
Richard Bach

Non dar retta ai tuoi occhi, e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto, e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola. 
Richard Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston



Era di primo mattino, e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato. A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data voce allo Stormo. E in men che non si dica tutto lo Stormo Buonappetito si adunò, si diedero a giostrare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava così una nuova giornata. Ma lontano di là solo soletto, lontano dalla costa e dalla barca, un gabbiano si stava allenando per suo conto: era il gabbiano Jonathan Livingston. Si trovava a una trentina di metri d'altezza: distese le zampette palmate, aderse il becco, si tese in uno sforzo doloroso per imprimere alle ali una torsione tale da consentirgli di volare lento. E infatti rallentò tanto che il vento divenne un fruscìo lieve intorno a lui, tanto che il mare ristava immoto sotto le sue ali. Strinse gli occhi, si concentrò intensamente, trattenne il fiato, compì ancora uno sforzo per accrescere solo... d'un paio... di centimetri... quella... penosa torsione e... D'un tratto gli si arruffano le penne, entra in stallo e precipita giù. I gabbiani, lo sapete anche voi, non vacillano, non stallano mai. Stallare, scomporsi in volo, per loro è una vergogna, un disonore. Ma il gabbiano Jonathan Livingston - che faccia tosta, eccolo là che ci riprova ancora, tende e torce le ali per aumentarne la superficie, vibra tutto nello sforzo e patapunf stalla di nuovo - no, non era un uccello come tanti
Richard Bach, Il gabbiano Jonathan Livingston (1970) 
Bur, Milano 2005. Traduzione di Pier Francesco Paolini


"Crescendo impari che il caffé al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane. E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero libera i pensieri. Impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità."
Richard Bach



“E crescendo impari”: la bellissima poesia in prosa di Richard Bach
“E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent’anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi…
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l’amore sia tutto o niente,…
non è quella delle emozioni forti che fanno il “botto” e che esplodono fuori con tuoni spettacolari…,
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose….
…e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.
E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall’inverno, e che sederti a leggere all’ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.
E impari che l’amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore,
e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze.
E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.
E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami…
E impari che c’è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c’è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.
E impari che nonostante le tue difese,
nonostante il tuo volere o il tuo destino,
in ogni gabbiano che vola c’è nel cuore un piccolo-grande
Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità”.
Richard Bach,  tratto dal romanzo di Richard Bach, "Il gabbiano Jonathan Livingston".








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