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giovedì 8 dicembre 2011

Emily Dickinson. Per COLMARE UN VUOTO devi inserire ciò che l'ha causato. Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l'aria

Conosco una sola visione della poesia che sia pienamente soddisfacente: quella di Emily Dickinson quando dice che in presenza di una vera poesia è colta da un tale freddo da avere la sensazione che nessun fuoco potrà scaldarla.
Emil Cioran citando la poetessa Emily Dickinson



EMILY DICKINSON, BIOGRAFIA:
Emily Dickinson visse la maggior parte della propria vita nella casa dove era nata, ebbe modo di fare solo rare visite ai parenti di Boston, di Cambridge e nel Connecticut. La giovane donna amava la natura, ma era costantemente ossessionata dalla morte, vestiva solo di bianco in segno di purezza. Si innamorò di un pastore protestante ma il suo rimase un amore platonico; dedicò molte sue opere a questo amore. Gran parte della sua produzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Quando Emily Dickinson aveva venticinque anni decise, dopo un breve viaggio a Washington, di estraniarsi dal mondo e si rinchiuse nella propria camera al piano superiore della casa natale, anche a causa del sopravvenire di disturbi nervosi e di una fastidiosa malattia agli occhi, e non uscì di lì neanche il giorno della morte dei suoi genitori. Credeva che con la fantasia si riuscisse ad ottenere tutto ed interpretava la solitudine e il rapporto con sé stessa come veicoli per la felicità. Al momento della sua morte la sorella scoprì nella camera di Emily 1775 poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo contenuti tutti in un raccoglitore.



Il Dolore è un Topo -
E sceglie l'Intercapedine nel Petto
Come Schiva Dimora -
E rende vano il cercarlo -
Il Dolore è un Ladro - lesto ad allarmarsi -
Aguzza l'Orecchio - per udire una voce
In quella Vasta Oscurità -
Che trascinò la Sua Esistenza - nell'ombra -
Il Dolore è un Giocoliere - il più ardito nel Gioco -
Perché se fosse esitante - l'occhio che passa
Coglierebbe i suoi Lividi - Uno - per dire - o Tre -
Il Dolore è un Ghiottone - parco nei Suoi piaceri -
Il Dolore migliore è Senza parole - prima di parlare -
Si farebbe bruciare sulla Pubblica piazza -
Le Sue Ceneri - parleranno
Forse - se rifiutano - Come sapere allora -
Visto che nemmeno la Tortura otterrebbe una sillaba - ora
Emily Dickinson, Poesia n. 793


Il ragno tiene un gomitolo d'argento
in mani impercettibili
e danzando delicatamente mentre tesse,
il suo rotolo di perla dispiega.
Si affretta da nulla a nulla
in incorporeo traffico,
soppiantando i nostri arazzi con i suoi
in metà tempo
un'ora per innalzare supreme
le sue teorie di luce
per poi penzolare dalla scopa della massaia
le sue sofisticherie dimenticate.
Emily Dickinson


Inerte è l'Anima
Che riceve un Colpo Feroce -
L'Ampiezza della Vita - le si stende davanti
Senza nulla da fare -
Vi prega di darle un Lavoro -
Anche solo appuntare Spilli -
O il più umile Rattoppo - roba da Bambini -
Per placare le sue Mani irrequiete
Emily Dickinson


Non pensiamo abbastanza ai Morti come fonte di ebbrezza - Essi non dissuadono ma Adescano - Custodi di quella grande Avventura ancora preclusa a noi - mentre agogniamo (invidiamo) la loro saggezza lamentiamo il loro silenzio. La Grazia è ancora un segreto. Che siano esistiti nessuno può smentirlo. Che ancora esistano è una speranza così temeraria che ti ringraziamo di aver nascosto queste cose a noi e di averle rivelate a loro. Il potere e la gloria sono doni post-mortem.
Emily Dickinson, Frammenti in prosa



Non puoi far crescere il Ricordo
Quando ha perduto la Radice -
Consolidargli il Suolo intorno
E collocarlo eretto
Inganna forse l'Universo
Ma non recupera la Pianta -
La vera Memoria, come i Piedi del Cedro
È ferrata col Diamante -
Né puoi abbattere il Ricordo
Quando una sola volta sia cresciuto -
Le sue Gemme di Ferro spunteranno di nuovo
Anche se rovesciato -
Disperso - ucciso -
Emily Dickinson


Era debole, ed io ero forte allora
così lasciò ch’io lo guidassi a entrare.
Ero debole, lui era forte allora
e nella casa mi lasciai condurre.
Non lontano – la porta era vicina –
non era buio – poiché c’era lui –
nessun rumore – perché non parlava –
e questo è quanto m’importò di sapere.
Bussò il giorno – dovevamo lasciarci –
di noi nessuno era il più forte – ora –
Egli lottò – e anch’io lottai –
e non facemmo nulla – tuttavia!
Emily Dickinson


Ero la più minuta della Casa -
Occupavo la Stanza più piccola -
Di notte, il mio piccolo Lume, un Quaderno -
E un Geranio -
Così appostata potevo catturare il Tesoro
Che non cessava mai di cadere -
E giusto il mio Cestino -
Fatemi pensare - sono certa
Che ciò fosse tutto -
Non parlavo mai - se non interrogata -
E in quel caso, brevemente e a bassa voce -
Non potevo sopportare di vivere - a voce alta -
Il Chiasso mi faceva così vergognare -
E se non fosse stato così lontano -
E che tutti quelli che conoscevo
Ci sarebbero andati - avevo spesso pensato
A come inavvertita - sarei potuta morire -
Emily Dickinson





Temo un uomo dal frugale eloquio
Temo un uomo che tace -
L'arringatore - posso sovrastarlo -
... Il chiacchierone - posso intrattenerlo -
Ma chi pondera ancora - mentre gli altri -
Spendono fino all'ultima sterlina -
Di quest'uomo - diffido -
Temo ch'egli sia grande

Emily Dickinson


Dopo il grande dolore, viene un sentimento formale-
i nervi siedono cerimoniosi, come tombe -
il cuore rigido si interroga se fu lui che soffrì,
e fu ieri, o quanti secoli fa?
I piedi, meccanici, vanno in giro -
di terra, o aria, o altro -
una via di legno -
divenuti incuranti,
un appagamento di quarzo, come una pietra - 
Questa è l'ora di piombo -
ricordata, se si sopravvive,
come un congelato ricorda la neve -
prima il freddo - poi lo stupore - poi il lasciarsi andare-
Emily Dickinson


Per COLMARE UN VUOTO  devi inserire ciò che l'ha causato. 
Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l'aria
Emily Dickinson

Mi piace l'aspetto dell'agonia, perché so che è sincero.
Gli uomini non possono contraffare le convulsioni, né simulare, uno spasimo. 
Emily Dickinson


Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel suo nido, non avrò vissuto invano.
Emily Dickinson


Quando pensiamo che sia giunta la fine,
ecco che un pettirosso si mette a cantare.
Paul Claudel




La fantasia può accendersi al solo udire una parola di libertà, ma la realtà è fatta di sbarre che rifiutano di aprirsi per farci volare via.
 Emily Dickinson


Non c'è bisogno di essere una stanza per sentirsi infestati dai fantasmi, non c'è bisogno di essere una casa. La mente ha corridoi molto più vasti di uno spazio materiale ed è assai più sicuro un incontro a mezzanotte con un fantasma esterno piuttosto che incontrare disarmati il proprio io in un posto desolato.
Emily Dickinson


Io so bene che dentro la mia stanza
c’è un amico invisibile,
non si rivela con qualche movimento
né parla per darmi una conferma.
Non c’è bisogno che io gli trovi posto:
è una cortesia più conveniente
l’ospitale intuizione
La sola libertà che si concede
è di essere presente.
Né io né lui violiamo con un suono
l’integrità di questa muta intesa.
Emily Dickinson


Non bisogna essere una camera – per essere Infestati -
Non bisogna essere una Casa -
Il Cervello – ha Corridoi che vanno al di là
Di un Luogo Materiale -
Assai più sicuro a Mezzanotte – incontrare
Un Fantasma Esterno -
Che con uno Interiore – confrontare -
Quel più freddo – Ospite -

Assai più sicuro, attraverso un’Abbazia – galoppare -
Da Pietre inseguiti -
Che senza luna – nel proprio Io imbattersi -
In un luogo solitario -

Il nostro Io – dietro di Noi – Celato -
Ci dovrebbe spaventare – al massimo grado -
L’Assassino – nascosto nel Nostro Appartamento -
Degli Orrori essere il minore -

Il Prudente – ha con sé una Rivoltella -
Spranga la Porta -
E non vede uno Spettro Superiore -
Più vicino -
Emily Dickinson




La mente - è più grande del cielo -
perché - se li metti fianco a fianco -
l'una contiene l'altro
facilmente - e te - anche -
La mente è più profonda del mare -
perché - se li tieni - blu contro blu -
l'una assorbirà l'altro
come una spugna - un secchio -
La mente ha giusto il peso di Dio -
perché - alzali - libbra su libbra -
ed essi differiranno - semmai -
come suono da sillaba -
Emily Dickinson


Dicono che "Il Tempo mitiga" -
Il Tempo non ha mai mitigato -
Una vera sofferenza si rafforza
Come fanno i Tendini, con gli Anni -
Il Tempo è un Test per il Dolore -
Ma non un Rimedio -
Se tale si dimostra, dimostra anche
Che non c'era Malattia -
Emily Dickinson


Non puoi far crescere il Ricordo
quando ha perduto la Radice -
consolidargli il Suolo intorno
e collocarlo eretto
Inganna forse l'Universo
ma non recupera la Pianta -
la vera Memoria, come i Piedi del Cedro
è ferrata col Diamante -
né puoi abbattere il Ricordo
quando una sola volta sia cresciuto -
le sue Gemme di Ferro spunteranno di nuovo
Anche se rovesciato -
disperso - ucciso -
Emily Dickinson


L'anima si sceglie il proprio compagno -
Poi - chiude la porta -
così che la maggioranza divina
non possa più turbarla -

Impassibile - vede cocchi - che si fermano
laggiù al cancello -
Impassibile - vede un Re inginocchiarsi
alla sua soglia -

Io so che - tra tantissimi -
L'anima ne sceglie uno -
Per poi sigillare - come fossero pietra -
le valve della sua attenzione.
Emily Dickinson, Silenzi

[...]
Dio dei ceppi
Dio dei liberi -
Non mi sottrarre
la mia libertà.
Emily Dickinson


L'acqua, la insegna la sete –
La terra – gli oceani trascorsi –
Lo slancio – l'angoscia –
La pace – la raccontano le battaglie –
L'amore, i tumuli della memoria –
Gli uccelli, la neve.
Emily Dickinson

Io abito nella Possibilità -
Una Casa più bella della Prosa -
Più ricca di Finestre -
Superiore - quanto a Porte -
Con Camere come Cedri -
... Inespugnabili dall'Occhio -
E per Tetto Perenne
Le Volte del Cielo -
Come Ospiti - i più belli -
Quanto all'Occupazione - Questa -
L'ampio dispiegarsi di esigue Mani
Per raccogliere il Paradiso
Emily Dickinson


Non esiste vascello che riesca a portarmi lontano quanto un libro.
Emily Dickinson


Una parola muore appena detta: dice qualcuno.
Io dico che solo in quel momento comincia a vivere.
Emily Dickinson 


La morte come un viaggio senza ritorno, da affrontare con gioiosa e tranquilla disciplina, senza addii chiassosi, senza dimenticare la bellezza di ciò che abbiamo vissuto, con la curiosità delle "nuove specie" che potremo conoscere e con la speranza che una brezza propizia possa un giorno portarci quelli che abbiamo amato.
Emily Dickinson


Raccontare la bellezza significa svilirla,
Definire l’incantesimo intaccarlo;
C’è un mare senza sillabe
Di cui bellezza e incanto sono segno.
Con la volontà mi sforzo invano
Di ricreare la parola giusta,
Ma sempre poi me la rapiscono
Miniere di pensieri introspettivi…
Emily Dickinson.


Morii per la Bellezza
Morii per la Bellezza, ma ero appena
composta nella tomba
che un altro, morto per la verità,
fu disteso nello spazio accanto.
Mi chiese sottovoce perché ero morta
gli risposi “Per la Bellezza”.
“E io per la Verità, le due cose sono
una sola. Siamo fratelli” disse.
Così come parenti che si ritrovano
di notte parlammo da una stanza all’altra
finché il muschio raggiunse le labbra
e coprì i nostri nomi.
Emily Dickinson


La "speranza" è un essere piumato -
che si posa sull'anima -
e canta melodie senza parole -
e non finisce mai - del tutto -

E dolcissimo - nella Bufera - si ode,
E intensa deve essere la tempesta -
che potrebbe confondere l'Uccellino
che così tanti ha riscaldato -

L'ho ascoltato nella terra più fredda -
E sul Mare più strano-
Eppure, mai, nel Bisogno,
ha chiesto una briciola - di Me.
Emily Dickinson




Morii per la Bellezza, e non appena mi ebbero accomodata nella tomba un uomo morto per la Verità venne deposto nella stanza attigua. Mi chiese piano perché fossi morta. «Per la Bellezza», gli risposi pronta. «Io per la Verità», soggiunse lui. «Sono una cosa sola, siam fratelli». Come parenti incontratisi una notte, conversammo da una stanza all’altra, finché il muschio ci raggiunse le labbra, ricoprendo per sempre i nostri nomi.
Emily Dickinson



Non c'è spazio per la Morte Né atomo che la sua forza possa rendere vano Perché tu sei Esistenza e Respiro E ciò che sei non potrà mai essere distrutto
Emily Brontë, 2 gennaio 1846

There is not room for Death Nor atom that his might could render void Since thou art Being and Breath And what thou art may never be destroyed

Versi letti da T. W. Higginson al funerale di Emily Dickinson


MI SON NASCOSTA
Mi son nascosta nel mio fiore,
così che,
quando appassirà dentro il tuo vaso,
per me tu senta,
senza sospettarlo,
quasi una solitudine.


L'amore della sua vita, platonico,
fu quello che ebbe verso il Reverendo Charles Wadsworth,
pastore presbiteriano che aveva conosciuto a Washington
in uno dei suoi rarissimi viaggi…

Fu la sorella, dopo la morte, a trovare i 1775 foglietti su cui erano scritte le sue poesie ed a pubblicarle… e quindi è lei che dobbiamo ringraziare per averci fatto conoscere tante fantastiche poesie. Esse  pian piano, grazie all'interesse ed all'entusiasmo dei lettori, raggiunsero quel grande successo che non è mai più terminato…




aveva l' agorafobia, se non vado errando.....


*_Artisticamente citando_*


EmpaticaMente




      

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