Bisogni educativi ed evoluzione culturale: "
Una delle specificità umane è la trasmissione di ciò che si apprende, da una generazione a quella successiva. L’istruzione nel corso della storia si è articolata e specializzata per fare fronte a problemi sempre più difficili rispetto ai precedenti e le abilità materiali non sono mai state l’unico oggetto di insegnamento. La sopravvivenza delle comunità umane è stata sempre legata alla sopravvivenza dei suoi membri, di conseguenza saper cacciare, saper comunicare e raccontare ciò costituivano un insieme di capacità inscindibili. Ma pensare che i bisogni (cognitivi, etici, affettivi ecc.) dell’uomo primitivo fossero più semplici di quelli dell’uomo odierno sarebbe una interpretazione arbitraria ed esprimerebbe solamente un imperialismo culturale ingenuo. Ovviante con la classificazione delle culture si è andato diversificando anche il bisogno educativo, così come la vita biologica e sociale tende verso una progressiva diversificazione e classificazione così il sistema educativo tende allo sviluppo di gradi sempre più elevati di complessità. Però se è vero che oggi possiamo assegnare alla nostra civiltà postmoderna, tecnologica e multimediale, una superiorità in campo pedagogico è altrettanto vero che i problemi educativi di fondo, che vanno affrontati, sono sostanzialmente gli stessi di trentamila anni fa (dell’uomo primitivo): insegnare a crescere e mantenersi sani, insegnare compiti, trasmettere tanto le conoscenze quanto gli interrogativi, consegnare vincoli e stimolare il loro superamento, ottenere il rispetto delle regole comuni ma anche garantire una certa flessibilità individuale per fronteggiare gli imprevisti e i cambiamenti.
"
Nessun commento:
Posta un commento